In lingua italiana ↡
Short reminiscence – 3 September 2016 – Second dream
“The large lake that shone from the rays of the sun, the high rocky coasts lightly tinted by the color of the blue sky, it dominated my view, I did not know that place, it did not seem anything different or particular, but there was something that stung me the sensation.
I was flying in a helicopter, how strange, I had never been there in my life, there was even my family with me with a small group of tourists, we were flying over that area, presumably popular and touristy.
The helicopter had swung slightly to one side, so as to make us see a part of that place that presumably was the most important part of the itinerary: There were those caves,dug right under the foot of those high cliffs, I did not understand if they were natural or man-made, it was also noticed that that place was equipped with some so-called tourist routes, but it was all damn familiar, that’s why that insistent feeling, I’m sure I had already seen those caves in other dreams , a long time ago, the dreams that I did not “register”.
A few moments later, that flying machine where I was, was starting to land slowly towards the ground, but the scene was immediately distorted, instantly changing the place, awkwardly the helicopter had finished landing in the middle of the road of a popular street in my city, in front of the small supermarket, before disappearing into thin air.
Despite the strangeness, I behaved as if everything were normal, from there my family and I waited for another kind of transport, this time a bus, but instantly without realizing it I was already inside, but not my family, and the driver however he had decided to leave, leaving them behind.
I felt so angry at this rude driver, I asked him to get me off the bus immediately, so it was, I got off in a nearby square from that street.
Soon after, I texted my mom on my cell phone to ask her what they were like at the time, but my mom replied – it’s my fault – ending the message with a laugh.
After a brief relief, the dream began to end. “
3 September 2016
7° Dream
Breve reminiscenza – 3 Settembre 2016 – Secondo sogno
“l’ampio lago che brillava dai raggi del sole, le alte coste rocciose esilmente tinte dal colore del cielo blu, dominavano la mia vista, ma non conoscevo quel luogo, non sembrava nulla di diverso o particolare, ma c’era qualcosa che mi pungeva la sensazione.
Stavo volando in elicottero, che cosa strana, non c’ero mai salito in vita mia, c’era persino mia famiglia con me con uno piccolo gruppo di turisti, stavamo sorvolando quella zona, presumibilmente popolare e turistica.
L’elicottero s’era oscillata leggermente verso uno lato, così per farci scorgere una parte di quel posto che presumibilmente era la parte più importante del itinerario: C’erano quelle grotte, quelle cave, scavate proprio sotto ai piedi di quelle alte scogliere, non capivo se erano naturali o fatti dall’uomo, si notava pure che quel posto era dotato di alcuni percorsi cosiddetti turistici, ma era tutto maledettamente familiare, ecco perché quella insistente sensazione, ne sono sicuro che li avevo già visti quelle grotte nei altri sogni, tanto tempo fa, i sogni che non ho “registrato”.
In qualche momento più tardi, quella macchina volante dove c’ero io, stava iniziando ad atterrare lentamente verso il terreno, ma la scena s’era subito distorta, cambiando istantaneamente il luogo, goffamente l’elicottero aveva finito di atterrare in mezzo alla strada di una popolare via della mia città, davanti al piccolo supermercato, prima di dileguarsi nel nulla.
Nonostante la stranezza, io mi comportavo come se fosse tutto normale, da li io e mia famiglia attendevamo un’altro mezzo di trasporto, stavolta uno autobus, però istantaneamente senza rendermene conto ero già dentro, ma non la mia famiglia, e l’autista aveva comunque deciso di partire lasciandoli dietro.
Io ho provato tanta rabbia nei confronti di questo maleducato autista, di aver lasciato dietro i miei genitori, successivamtne gli avevo chiesto di farmi immediatamente scendere dall’autobus, così era stato, ero sceso in una piazza vicina da quella via.
Subito dopo avevo scritto uno messaggio col cellulare a mia madre per chiederle come fossero in quel momento, ma mia madre mi aveva risposto – è colpa mia – finendo il messaggio con una risata.
Dopo uno breve sollievo, il sogno iniziava a finire.”
3 Settembre 2016
7° Sogno
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Foglia di Tengu 