Walking on reflective water – 8 September 2016 – 10th Dream

In lingua italiana ↡

Walking on reflective water – 8 September 2016

“Two particular dreams…

The first was more bizarre, but certainly more suggestive and significant because of the strong characteristics that dominated in the scenes in the dream.

The first thing I saw was, a large watery mantle, it was so quiet and flat, it looked like it had been ironed out too many times and too long, it reflected every detail of the blue painting which was the sky, decorated with the rubbery white clouds that they avoided for good the sun, which showed every ray of light free.

I was instantly there, with my father, we were like two lonely travelers in the middle of the ocean, walking afloat on the surface of the water, the sensations were light.

I could not perceive where I was, until with every step I stepped on the serene water, I had caused large patches that waved the surface, thus making the perfect blue reflection of the sky disappear, from there I was able to see something under my feet: The cars , the buildings, the streets, the advertising signs, began to show themselves clearly to me, everything, every city, every nature, were completely buried, I didn’t feel particularly disturbed, on the contrary it was as if I already knew what had happened.

Continuing to advance in silence, with my father looking around, I kept raising and lowering the face, too intrigued to see what else was in the seabed that seemed to sink even further, but the water always remained perfectly clear, almost as if it were blue tinted glass, I began to notice even a large plane runway, then the particular ruins of some inexplicable buildings, scattered here and there, seemed very ancient.

For a moment I imagined I was walking in time, from the present to the past, that is why the modern city that slowly as I advanced began to see the ruins of an unknown era.

An ambiguous meaning, a mixture of enthusiasm of discovering something new for me, and frustration of not receiving answers to my endless questions.

Subsequently my father had asked me if I was bothered by all that water that hid everything from view, I had answered him with an unknown answer, immediately afterwards he had magically operated a sort of electric “handle”, which I do not know from where it had sprung up, which consequently had sucked up all that water, causing it to drop quickly, in an instant the vast place was dry.

And the dream had ceased.”

8 September 2016

10th Dream

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Camminando sull’acqua riflettente – 8 Settembre 2016

“Due particolari sogni…

Il primo era più strambo, ma sicuramente più suggestivo e significativo per via delle forti caratteristiche che dominavano nelle scene nel sogno.

La prima cosa che ho visto era, uno ampio manto acquoso, era così tranquilla e piatta, sembrava stirata a fondo per troppe volte e troppo tempo, rifletteva ogni dettaglio del dipinto blu che era il cielo decorato con le gommose nuvole bianche che evitavano per bene il sole, che mostrava libera ogni suo raggio di luce. 

Io ero istantaneamente là, con mio padre, eravamo come due viaggiatori solitari in mezzo all’oceano, camminando a galla sulla superficie dell’acqua, le sensazioni erano leggere.

Non riuscivo a percepire dove fossi, finche ad ogni passo che calpestavo la serena acqua, avevo provocato larghe chiazze che ondeggiavano la superficie, facendo sparire così il perfetto riflesso blu del cielo, da li ero riuscito a vedere qualcosa sotto i miei piedi: Le macchine, le costruzioni, le strade, i cartelli pubblicitari, cominciavano mostrarsi limpidamente a me, ogni cosa, ogni città, ogni natura, erano del tutto sepolte, non mi sentivo particolarmente turbato, anzi era come se sapessi già che cosa fosse successo. 

Continuando ad avanzare in silenzio, con mio padre che stava guardando intorno, io continuavo a alzare ed abbassare il volo, troppo incuriosito di vedere che altro c’era nei fondali che sembrava sprofondarsi ancora di più, ma l’acqua rimaneva sempre perfettamente limpida, quasi come se fosse vetro tinto d’azzurro, cominciavo a notare persino una larga pista d’aereo, poi le particolari rovine di alcune inspiegabili costruzioni, sparse qua e là, sembravano molto antiche.

Per un’attimo avevo immaginato di star camminando nel tempo, dal presente al passato, per quello la moderna città che pian piano col avanzare cominciavo a vedere le rovine di una epoca sconosciuta. 

Uno ambiguo significato, uno misto di entusiasmo di star scoprendo qualcosa di nuovo per me, e frustrazione di non ricevere risposte alle mie infinite domande.

Successivamente mio padre mi aveva chiesto se mi dava fastidio tutta quell’acqua che celava ogni cosa dalla vista, io gli avevo risposto con una ignota risposta, subito dopo egli aveva magicamente azionato una sorta di “maniglia” elettrica, che non so da dov’era spuntata, che conseguentemente aveva risucchiato tutta quell’acqua, facendola velocemente calare, in un’istante il vasto luogo era asciutto.

E il sogno s’era cessato.”

8 Settembre 2016

10° Sogno

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