A basketball court on desert of sand? – 21 September 2016 – 16th Dream

In lingua italiana ↡

A basketball court on desert of sand? – 21 September 2016

“Once again, I dreamed of the new details that I have never seen in my life.

In the dream, as soon as I remembered it, there was already a woman in front of me, who I cannot describe how it was aesthetically, I think she was about 50 years old.

In my last dreams I dreamed of different natural elements, such as the lake, the water, the glacier, the snow, and so on, this time I dreamed instead of a large desert, the sand.

We were both there, in the middle of nowhere, she was just looking at me in a friendly way, she was probably smiling at me too, I was doing nothing, just looking around.

A few moments later, I had ridiculously found a basketball court, right above the warm sand dunes, suddenly without realizing I already had the ball on my hand.

As for the impulse, I had the urge to try to have fun throwing the ball by poking into the basket, but especially to go for a run to jump close to the basket in order to be able to dunk the ball, emulating one of the popular and spectacular actions that do professional players in this sport.

Later, however, I immediately stopped, because I saw that action as a very difficult thing, given my not exceptional height, I had turned my gaze to that lady who kept looking at me at the edge of the field, telling her that I could not do it .

She smiled, then raised her hands to the sky, made them move in a particular way, from there I understood that she was trying to use some sort of magic, unpredictably a few moments later my arms, my legs, were starting to stretch, yielding towards the ground, as if they were elastic, I felt such an incredible sensation because I felt that I could stretch them as I pleased, even for meters and meters.

Driven by a strong enthusiasm and fun, to practice this very special novelty, from there I felt that it was easily possible for me to go and dunk the ball inside the basket, this time even without even having to jump.

Then I had moved away, to start carrying out that action, venting all my creativity, and then, I had sprinted quickly, against the basket, I was running so fast and light even if this time there was no longer the field, but only sand, despite this I could still run without difficulty.

But a few centimeters before jumping, unexpectedly, so many frogs had sprung up, all over the area in front of the basket, I was so taken aback, that I had finished stepping on some of them, killing them, I felt so guilty, that immediately after I tried to slow down my every possible movement to try to get away from them, without crushing them.

I was so confused and disoriented, I had turned to the lady to ask her what had happened, but mysteriously behind her, there was someone else, this time a man, charming, with long and dark clothes, to the point of turning towards her, he was already turning away from her, showing only his back, the magical lady had collapsed to the ground, injured, presumably hit by that unknown man.

I had asked him – Why did you do it? – and he had answered me instantly, slightly moving his face towards me, in the middle, with an annoyed tone, but he didn’t seem bad – Leave her alone -.

Probably everything had fallen apart because that woman’s magic had vanished.

I felt great sorrow for the injured lady, I was trying to help them, beg her in some way, from there her dream had slowly darkened before stopping everything.”

21 September 2016

16° Dream

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Uno campo da basket in deserto di sabbia? – 21 settembre 2016

“DI nuovo, ancora una volta, ho sognato i nuovi particolari che non ho mai visto in vita mia.

Nel sogno, appena ne ho avuto memoria, davanti me, c’era già una donna, la quale non riesco a descrivere com’era esteticamente, penso che avesse sui 50 anni.

Negli ultimi sogni ho sognato differenti elementi naturali, come il lago, l’acqua, come il ghiacciaio, la neve, e via, stavolta ho sognato invece uno ampio deserto, la sabbia.

Eravamo entrambi li, nel bel mezzo nel nulla, lei mi stava semplicemente guardando in modo amichevole, probabilmente mi sorrideva anche, io non facevo nulla, solo a osservare intorno.

Qualche momento più tardi, ridicolmente avevo trovato uno campo di pallacanestro, proprio sopra le calde dune sabbiose, improvvisamente senza rendermene conto avevo già una palla da pallacanestro sulla mia mano.

Come per l’impulso, mi era venuta voglia di provare a divertirmi a tirare la palla ficcando dentro il canestro, ma specialmente di andare a correre per saltare vicino al canestro per poter riuscire a schiacciare la palla, emulando una delle popolari e spettacolari azioni che fanno i giocatori professionisti in questo sport.

Successivamente però mi ero subito fermato, perché lo vedevo quell’azione come una cosa molto difficile da effettuare, data la mia altezza non eccezionale, avevo rivolto il mio sguardo verso quella signora che continuava a guardarmi ai bordi del campo, dicendole che non potevo riuscirci a farlo.

Lei aveva sorriso, alzando poi le sue mani verso il cielo, le aveva fatte muovere in modo particolare, da li avevo capito che stava cercando di usare una sorta di magia, imprevedibilmente qualche istante dopo le mie braccia, le mie gambe, stavano iniziando ad allungarsi, cedendo verso il terreno, come se fossero elastici, sentivo una sensazione così incredibile perché percepivo che potevo allungarmeli a mio piacere, anche per metri e metri.

Spinto da uno forte entusiasmo e di divertimento, per praticare questa specialissima novità, da li sentivo che era tranquillamente possibile per me andare a schiacciare la palla dentro il canestro, stavolta addirittura senza aver nemmeno bisogno di saltare. 

Allora mi ero allontanato, per iniziare ad effettuare quell’azione, sfogando ogni mia creatività, e allora, avevo scattato velocemente, contro il canestro, correvo cosi veloce e leggero anche se stavolta non c’era più il campo, ma solo sabbia, nonostante questo potevo correre ugualmente senza difficoltà.

Ma qualche centimetro prima di saltare, inaspettatamente, erano spuntate tante rane, per tutta l’area davanti al canestro, io ero colto cosi alla sprovvista, che avevo finito di pestarne alcuni, uccidendoli, mi ero sentito così in colpa, che subito dopo ho cercato di rallentare ogni mio movimento possibile per cercare di allontanarmi da li, senza schiacciarli.

Ero cosi confuso e disorientato, mi ero voltato alla signora per chiederle che cosa fosse successo, ma misteriosamente dietro di lei, c’era qualcuno altro, stavolta uno uomo, affascinante, con vestiti cupi e lunghi, al punto di voltarmi verso di lei, lui stava già voltando per allontanarsi da lei, mostrando solo la sua schiena, la magica signora s’era accasciata per terra, ferita, presumibilmente colpito da quell’ignoto uomo.

Io gli avevo domandato – Perché l’hai fatto? – e lui mi aveva risposto istantaneamente, spostando leggermente il suo volto verso di me, a meta, con uno tono infastidito, però non sembrava cattivo – Lasciala perdere -. 

Probabilmente ogni cosa s’era sfaldata perché la magia di quella donna s’era svanita.

Io provavo grande dispiacere per la signora ferita, stavo cercando di aiutarle, mendicarla in qualche modo, da li il sogno s’era lentamente rabbuiato prima di interrompere tutto.”

21 Settembre 2016

16° Sogno

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