In lingua italiana ↡
A confusing journey – 20 October 2016
“I remember that I had three dreams, but unfortunately the first one no longer resides in my memory, even if a sensation had to be important with an intriguing plot, patience, obviously my conscience is not ready to remember that dream.
Now, I begin to tell the dream which I remember:
I was on the train, it was not very modern, quite old-fashioned, there was a long corridor on the right side where it led to the many small rooms for passengers.
I was near one of the entrance doors, but one of them was open, causing the strong breezes that made the short and cheap curtains decorated on the large windows dance aggressively.
I held myself by holding on to an iron handle with one of my hands to lean out from that door left open, to admire the unknown landscape, despite the wind has always been one of my “enemies” which has always incessantly offered anxiety and panic, but this time in the dream it was not so, I was friendly with the peaceful wind.
It gave a rather summery atmosphere, but later I realized that there was my cousin G, who was sitting on some sort of scaffolding, outside, adjacent to the roof of the other car, I was a little worried about him, but I didn’t tell him anything, on the contrary, I checked him visually.
After a while, we got off the train, but not in a station, it was a completely lost place, it was a mystery to me why the train had stopped in such a place.
I, my cousin and probably some stranger who was present in our group, were hopping walking on flat blocks of stone, or concrete, in a huge expanse of grass, towards an unknown destination, one trip by chance.
As soon as I wondered where we were heading, suddenly, as usual in the dream world, the place had radically transformed, making us appear in a city, which in my feeling looked like Tokyo, more specifically in Harajuku, thus announcing to others with a touch of enthusiasm.
However, a person in the group had cheered “Sure! You can see that we are on the outskirts, look at what an ugly place, with all those buildings in decay! “, And in fact to observe better, the place was definitely not Japanese, much less Harajuku which is one of the central areas of the Tokyo Metropolis, but this time he was really ugly, poor, infamous, degraded.
Who knows why my feeling told me it was Harajuku…”
20 October 2016
31th Dream
Uno confuso viaggio – 20 Ottobre 2016
“Ricordo che ne avevo fatti tre sogni, però sfortunatamente il primo non risiede più nella mia memoria, anche se a sensazione doveva essere importante con una intrigante trama, pazienza, evidentemente la mia coscienza non è pronta a ricordare quel sogno.
Ora, inizio a raccontare il sogno il quale me lo ricordo:
Ero nel treno, non era molto moderno, abbastanza antiquata, c’era uno lungo corridoio al lato destro dove portava alle tante piccole stanze per passeggeri.
Io mi trovavo vicino a uno dei sportelli d’ingresso, ma uno di questi era aperto, provocava le forti brezze che facevano danzare aggressivamente le corte e scadenti tende addobbate sulle larghe finestre.
Reggevo me stesso aggrappando con una delle mie mani a una maniglia di ferro per sporgermi verso all’esterno da quella porta lasciata aperta, per ammirarmi il ignoto paesaggio, nonostante il vento è sempre stato uno dei miei “nemici” il quale da sempre mi ha incessantemente offerto ansia e panico, ma stavolta nel sogno non era così, ero amichevole col pacifico vento.
Dava un’atmosfera piuttosto estiva, ma successivamente mi ero accorto che c’era mio cugino G, che era seduto su una sorta di impalcatura, all’esterno, adiacente al tetto dell’altro vagone, io un pò mi preoccupavo per lui, ma non gli dicevo nulla, anzi, lo controllavo visivamente.
Dopo un pò, eravamo scesi dal treno, ma non in una stazione, era uno luogo del tutto sperduto, era uno mistero per me perché il convoglio ferroviario s’era arrestato in uno posto simile.
Io, mio cugino e probabilmente qualche sconosciuto che era presente nel nostro gruppo, stavamo saltellando camminando sui piatti blocchi di pietra, o cemento, in una enorme distesa di erba, verso una ignota destinazione, uno viaggio per caso.
Appena mi ero domandato dove stessimo dirigendo, improvvisamente, come il solito del mondo onirico, il luogo s’era radicalmente trasformato, facendoci apparire in una città, che a mia sensazione pareva Tokyo, più specificamente a Harajuku, annunciando così agli altri con uno tocco di entusiasmo.
Però, una persona del gruppo, aveva acclamato “Certo! Si vede che siamo in periferia, guarda che brutto posto, con tutti quei palazzi in degrado!”, ed in effetti ad osservare meglio, il posto non era decisamente giapponese, tantomeno Harajuku che è una delle zone centrali della Metropoli di Tokyo, ma stavolta era davvero brutto, povero, malfamato, degradato.
Chissà perché la mia sensazione mi aveva riferito che era Harajuku…”
20 Ottobre 2016
31° Sogno
(If you want to read it in different language, please press here, or/and go to above to right of the page and click the points ones ( … ) and select the language as you wish, sorry for the disturbing and thank you very much)
Foglia di Tengu 