Samurai and old scrolls – 23 October 2016 – 33th Dream

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Samurai and old scrolls – 23 October 2016

“Samurai and Kanji?

The dream had already begun, I find myself sitting, with my legs crossed, on a soft floor that seemed to be covered by tatami mats, the environment was warm, the construction was made of wood, albeit inexplicable, indescribable, the sensations instead were very normal, almost flat and silent.

Both at my sides, there was a row of people sitting the same way I did, with the faces of each facing the same direction, they were all young, foreigners, from different countries scattered around the globe.

I was literally in the middle of that line, somehow we were waiting.

In front of us, there was another row, this time facing us, they all seemed Japanese, especially elderly people or at least adults, some of them even wore samurai armor, at first impression they looked like “ancient” people who belonged to old times.

At a certain point, the line of elderly people, coordinatedly got up, and began to walk towards us, some of them went to the right, others left, others instead straight, it was all planned, each of them chose one of us, holding scraps of old paper in our hands, between our fingers.

An elderly man, wearing an elegant armor that seemed to be colored red, was walking slowly towards me, with a gentle smile, then extending his hand with a piece of paper, with the intention of offering it to me, I had immediately accepted with pleasure, before bowing as a sign of respect.

Suddenly, before raising my face, he was gone, as were all the other elders who, after offering their mysterious and small parchments to each young boy, had all disappeared, scattered in the air, without leaving any trace.

They had made me understand that they were simply souls impregnated in those old papers.

The others began to read with enthusiasm, before cheering aloud, filled with happiness and joy, I looking around with a slight sense of confusion and curiosity, I still hadn’t begun to take a look at that sort of letter, but with a slight delay, finally, I had caught something on that light ivory paper surface.

It was completely written in Japanese, more specifically in Kanji, finely painted with ink, I was unable to understand anything, but I could perceive that it was something really interesting and intriguing, the sensations remained calm and serene.

Subsequently, a young Japanese boy appeared, presumably a translator, he was coming to me, he asked me if I wanted to pass him that parchment that helped me translate, I immediately accepted.

When he began to read, with an expression that sent me surprise, he told me:

– This is ancient Japanese, it is difficult to read, but it seems that you were chosen precisely by the oldest and wisest soul by all present here –

Then again – I know this signature, this touch, it was from a great master –

Before the dream dissolved into nothingness, imperceptibly, serenely. “

23 October 2016

33th Dream

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Samurai con vecchie pergamene – 23 Ottobre 2016

“Samurai e Kanji?

Il sogno era già iniziato, mi trovo seduto, con le gambe incrociate, su uno morbido pavimento che pareva essere coperto dai tatami, l’ambiente era caldo, la costruzione era in legno, seppur inspiegabile, indescrivibile, le sensazioni invece erano normalissime, quasi piatte e mute.

Entrambi ai miei fianchi, c’era una fila di persone sedute allo stesso modo che lo facevo io, con i volti di ognuno rivolti verso alla stessa direzione, erano tutti giovani, stranieri, provenienti da diversi paesi sparpagliati nel globo.

Io letteralmente ero in mezzo di quella fila, in qualche modo stavamo aspettando.

Davanti a noi, c’era un altra fila, stavolta rivolta verso di noi, sembravano tutti giapponesi, specialmente persone anziane o perlomeno adulti, alcuni di loro indossavano persino delle armature samurai, a prima impressione sembravano persone “antiche” appartenute alle vecchie epoche.

A un certo punto, la fila delle persone anziane, coordinatamente s’erano alzati, e iniziavano a incamminare dirigendo verso di noi, alcuni di loro andavano a destra, altri sinistra, altri invece dritto, era tutto programmato, ognuno di loro sceglievano uno di noi, tenendo ritagli di vecchia carta in mano, tra le dita.

Uno anziano, con l’indosso di una elegante armatura che sembrava fosse colorata di rosso, stava camminando lentamente verso di me, con uno gentile sorriso, porgendo poi la sua mano con uno pezzo di carta, con intenzione di offrirmela, io avevo subito accettato con piacere, prima di inchinarmi come segno di rispetto.

D’improvviso, prima di alzare il volto, lui era svanito, pure tutti gli altri anziani che dopo aver offerto le loro misteriose e piccole pergamene ad ognuno giovane ragazzo, erano tutti scomparsi, dispersi nell’aria, senza lasciare alcuna traccia.

Mi avevano fatto intendere che erano semplicemente delle anime impregnate in quelle vecchie carte.

Gli altri iniziavano a leggere con entusiasmo, prima di acclamare a voce alta, riempiti di felicità e di gioia, io a guardare intorno con uno esile senso di confusione e di curiosità, ancora non cominciavo a dare un’occhiata su quella sorta di lettera, però con uno leggero ritardo, finalmente, avevo colto qualcosa su quella superficie di carta di color chiaro avorio.

Era completamente scritto in giapponese, più specificamente in Kanji, dipinto raffinatamente con l’inchiostro, io non ero riuscito a capire nulla, ma potevo percepire che si trattava di qualcosa di davvero interessante ed intrigante, le sensazioni rimanevano calme e serene.

Successivamente era spuntato uno giovane ragazzo, giapponese, presumibilmente uno traduttore, era apparso venendo da me, mi aveva chiesto se volevo passargli quella pergamena che mi aiutava a tradurre, io immediatamente avevo accettato.

Quando incominciava a leggere, con un’espressione che mi trasmetteva sorpresa, mi aveva detto: 

 – Questo è antico giapponese, è difficile leggerlo, ma pare che tu sei stato scelto proprio dall’anima più vecchia e saggia da tutti qui presenti – 

Poi ancora – Conosco questa firma, questo tocco, era di uno grande maestro – 

Prima che il sogno si dissolvesse nel nulla, impercettibilmente, serenamente.”

23 Ottobre 2016

33° Sogno

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