In lingua italiana ↡
Deep stairs and fireworks – 30 October 2016
“Even today I dreamed of many dreams, but unfortunately, as often happens, I only remember the last dream before waking up.
I think I found myself in a type of train station, I understood it because of its large spaces, with a continuous coming and going of people.
In front of me, there was a large staircase that descended downwards, I did not know where it led, for some reason I was going towards it, trying to go down.
But as soon as I had placed my foot on the first step, in an instant the wide staircase had become extremely narrow, as if in spite, the dream had also removed the railings, as well as the handrail, the path always lengthened by more, the empty space deepened more and more.
I have always been afraid of heights and to see those stairs leading into the depths, towards the darkness, without any safety measure, there were even all those people who went up and down the stairs, in complete tranquility, as if it were a everyday thing.
That scenario put a strong contrast to my habits, it had terrified me for a moment.
But, with courage, with trembling legs, I tried to descend the same, carefully, then managing to reach the bottom, which had strangely made me come out of that building, but not in a more internal, more underground place, but rather on the outside.
Finding myself in the middle of a city, crowded with people, it was night, but it didn’t seem like it, because it was vividly illuminated by all those neon signs, I was finally no longer tight, I was walking around normally.
The environment was vaguely Japanese.
When, in an instant, I was sitting in a bar, with my family, with some black people with us, presumably Africans, I was a little confused and bewildered because I didn’t know who they were and why they were with us, but my family was smiling and happy.
At the moment of suffocating myself in doubts, trying to ask my family for further explanations, fireworks had risen high, they were numerous, they covered a good part of the black sky, the roar of the explosions mingled with the shouting and the acclaim of the public of a large and unknown city.
Fortunately, from here my feelings had calmed down, rediscovering a bit of positivity, with a hint of surprise for those fireworks that dominated the colorful metropolis. “
30 October 2016
38th Dream
Profonde scale e i fuochi d’artificio – 30 Ottobre 2016
“Anche oggi ho sognato tanti sogni, ma purtroppo come accade spesso, me lo ricordo solo l’ultimo sogno prima del risveglio.
Credo di essermi trovato in uno tipo di stazione dei treni, lo avevo capito per via dei suoi ampi spazi, con uno continuo via vai di persone.
Davanti a me, c’era una larga scala che discendeva verso basso, non sapevo dove portasse, per qualche motivo io stavo andando verso ad essa, tentando di scendere.
Ma appena mi ero appoggiato il piede sul primo gradino, in un’istante l’ampia scala s’era resa estremamente stretta, come per dispetto, il sogno aveva pure rimosso le ringhiere, così anche il corrimano, il percorso s’allungava sempre di più, lo spazio vuoto s’approfondiva sempre di più.
Io ho sempre avuto paura delle altezze e vedere quelle scale che portavano nelle profondità, verso l’oscurità, senza alcuna misura di sicurezza, c’erano persino tutte quelle persone che salivano e scendevano per le scale, in completa tranquillità, come se fosse una cosa quotidiana.
Quel scenario metteva uno forte contrasto nei confronti dei miei abitudini, mi aveva per un’attimo terrorizzato.
Ma, io con coraggio, con le tremanti gambe, provavo a scendere lo stesso, con attenzione, riuscendo poi ad arrivare il fondo, che mi aveva stranamente fatto sbucare fuori da quell’edificio, ma non in uno luogo più interno, più sotterraneo, ma bensì all’esterno.
Trovandomi così nel bel mezzo di una città, gremita di persone, era notte, ma non sembrava, perché era vividamente illuminata da tutti quei cartelloni a neon, non stavo più finalmente stretto, camminavo passeggiando normalmente.
L’ambiente era vagamente giapponese.
Quando, in un’istante, mi trovavo in un bar, a sedere, con mia famiglia, con alcune persone di colore con noi, presumibilmente africani, ero un po’ confuso e stranito perché non sapevo chi fossero e perché si trovavano con noi, ma la mia famiglia era sorridente e serena.
Al momento di soffocarmi nei dubbi, tendando di cercare di chiedere a mia famiglia ulteriori spiegazioni, s’erano sollevati in alto dei fuochi d’artificio, erano numerosi, coprivano una buona parte del cielo nero, il fragore delle esplosioni si mescolavano con lo schiamazzare e l’acclamare del pubblico di una grande ed ignota città.
Fortunatamente, da qui le mie sensazioni s’erano calmate, ritrovando un pò di positività, con uno pizzico di sorpresa per quei fuochi d’artificio che dominavano la colorata metropoli.”
30 Ottobre 2016
38° Sogno
(If you want to read it in different language, please press here, or/and go to above to right of the page and click the points ones ( … ) and select the language as you wish, sorry for the disturbing and thank you very much)
Foglia di Tengu 