In lingua italiana ↡
Obscurity – 26 November 2016
This dream seemed to be the continuation of the dream of “Dreaming a shadow – 18 september 2016” but this time in my parents’s house.
“What a disturbing, frightening dream, I hadn’t had this kind of dream for a very long time, maybe for years, but I think it’s also because I wasn’t very comfortable during my sleep, it was too hot, I was slightly suffocating under the covers.
In the dream I was on my bed, it all seemed much more real and vivid, precisely because I woke up inside the dream on the same bed.
I was already enveloped in a bad feeling, my room was darker, my light bulb that was on my bedside table was flickering, there was something moving, perhaps a shadow, shaking and tapping against the bedside tables and objects, causing them to fall to the floor.
I felt the threat getting closer and closer, only a few moments later my presentiment was confirmed after dropping the lamp that was a few inches from me, I was so scared, in a hurry I had picked up the lamp that was on my bedroom floor, but the light was so dark and kept wobbling making me blind to what was happening around me, I tried desperately to revive the light by hitting it, but it kept malfunctioning and inexorably stopped illuminating as before, it was dead.
The room was darker than before, gloomy.
I was so drowned in terror, it made me scream – Come out, show yourself! -, this shadow, as if by provocation, kept dropping every object it found to the ground, this did not favor my sensations, thus making me reach the limit of endurance – You won’t do anything to me, stupid shadow! – I had lost my lucidity, insulting him, immediately afterwards, as his answer, two fires exploded on the sides of the door of my room, two columns on fire, which had incinerated the attic, briefly, from there I was panicked, I feared that I was confronting a powerful dark entity.
Then I ran away, screaming, trying in every way to chase away the fear, driven by the uncontrollable agitation, that in the end in order to foolishly try to intimidate him I had taken objects, decorations from my room, and threw them blindly against the walls, continuing to inveigh – Are you trying to scare me by doing this? You can’t do anything to me! -, then, a small illumination had caught my eye, it was the hall of the house, then I had decided to flee here, backing away, keeping my eye steady against my room.
From the living room, I glimpsed my bedroom from a narrow angle, there was my lamp that had awakened, albeit faintly, flashing, I could see the shadow, this time the silhouette of a human body, I was inviting him to come out , with an aggressive attitude, but this shadow persisted in moving, stealthily in my room, moving on the wall and on the floor, a few seconds passed, even the lights in the room began to flicker, before ceasing completely, the darkness had conquered also here.
I could see nothing, no more lights and outside it was night, after a deep breath, I was finally able to keep my agitated emotions at bay, I asked – Tell me what you want, let’s talk about it, it’s useless if you get angry with me or with the my house, talk to me and tell me what you want – this time in a gentle and calm tone, from there my house had returned to the fragile tranquility, subtly reviving the lights.
The shadow was coming out of my room, slowly turning into a person, it was a woman, young, about thirty, short hair, dark blond, with ice-colored eyes, she was wearing a long dark dress.
She had approached – I have been with you for a long time – saying the words peacefully, coming into contrast with the badly born situation of a few moments before, she had begun to raise her hand, with the intention of caressing my face, telling me – How much your eyes are beautiful, they are strange, special because they have different colors – but it seemed that she did not already know that I have Heterochromia, the eyes with different colors, so I had refused her caress, pushing her hand away – Don’t touch me, if you were always with me, you must already know what my eyes are like -.
Later they started talking, I think quietly, but I don’t remember what we were saying anymore.
In the end the girl had gone away fading, I had turned around, to go to my room, but she was not mine, she was different, I was in another house, in a very tall building.
I had immediately started to try to raise the blinds that blocked the lights of the sun from passing, once I had raised them, the house had become so bright, with a sky shining from the sun.
So I suppose I finally found peace with this creepy entity…
With relief, the dream had ended well…”
26 November 2016
55th Dream
Oscurità – 26 Novembre 2016
Questo sogno sembrava il continuativo del sogno del “Dreaming a shadow – 18 september 2016” ma stavolta in casa dei miei genitori.
“Che sogno inquietante, spaventoso, non facevo questo tipo di sogno da tantissimo tempo, forse da anni, ma penso sia anche perché non ero molto a mio agio durante il sonno, c’era troppo caldo, sotto le coperte lievemente soffocavo.
Nel sogno ero sul mio letto, sembrava tutto molto più reale e vivido, proprio perché mi ero destato all’interno del sogno proprio sul stesso letto.
Ero già avvolto da una brutta sensazione, la mia stanza era più cupa, la mia lampadina che si trovava sul mio comodino di fianco tremolava, c’era qualcosa che si muoveva, forse un’ombra, che scuoteva e dava i colpetti contro i comodini e gli oggetti, facendoli precipitare sul pavimento.
Percepivo la minaccia avvicinarsi sempre di più, solo qualche istante dopo il mio presentimento era stato confermato dopo aver fatto cadere anche la lampada che si trovava a qualche decina di centimetri da me, io ero così spaventato, di tutta fretta avevo raccolto la lampada che era sul pavimento della mia camera da letto, ma la luce era così scura e continuava a traballare rendendomi cieco a che cosa stava accadendo intorno a me, tentavo disperatamente rianimarla la luce dandole dei colpi, ma essa continuava a mal funzionare e inesorabilmente aveva smesso di illuminare come prima, era morta.
La stanza era più oscura di prima, tenebrosa.
Io ero così annegato dal terrore, che mi aveva fatto gridare – Vieni fuori, fatti vedere! -, questa ombra, come per provocazione, continuava a far cadere per terra ogni oggetto che trovava, ciò non mi favoriva le sensazioni, facendomi così raggiungere al limite della sopportazione – Non mi farai nulla, stupida ombra! – avevo perso la lucidità, insultandolo, subito dopo, come sua risposta, ai fianchi della porta della mia camera erano esplose due fuochi, due colonne infuocate verso alto, che aveva incenerito la soffitta, brevemente, da lì ero preso dal panico, temevo che stessi confrontando con una potente entità oscura.
Allora ero corso via, urlando, tentando in ogni modo per scacciare via la paura, spinto dalla incontrollabile agitazione, che alla fine per cercare stupidamente di intimidirlo avevo preso degli oggetti, decorazioni della mia camera, e buttarli contro le pareti alla cieca, continuando ad inveire – Cerchi di spaventarmi facendo in questo modo? Non puoi farmi niente! -, poi, una piccola illuminazione mi aveva colto il mio sguardo, era la sala della casa, allora avevo deciso di fuggire qua, indietreggiando, tenendo il fermo occhio contro la mia stanza.
Dal salotto, intravedevo da una stretta angolazione la mia camera da letto, c’era la mia lampada che s’era risvegliata, seppur debolmente, lampeggiante, potevo vedere l’ombra, stavolta sagoma di uno corpo umano, io lo invitavo di uscire fuori, con uno atteggiamento aggressivo, ma quest’ombra persisteva nel muoversi, furtivamente nella mia camera, spostandosi sulla parete e sul pavimento, alcuni secondi passavano, anche le luci della sala iniziavano a tremolare, prima di cessare del tutto, l’oscurità aveva conquistato anche qui.
Non vedevo più nulla, niente più luci e fuori era notte, dopo uno profondo respiro, finalmente ero riuscito a tenere in bada le mie agitati emozioni, avevo chiesto – Dimmi che cosa vuoi, parliamone, è inutile se ti arrabbi con me o con la mia casa, parlami e dimmi che cosa vuoi – stavolta in tono gentile e calmo, da li la mia casa era ritornata la fragile tranquillità, facendo rivivere esilmente le luci.
L’ombra, stava uscendo fuori dalla mia camera, si tramutava piano piano in una persona, era una donna, giovane, sui trent’anni, capelli corti, biondo scuro, con gli occhi di color ghiaccio, aveva indosso uno lungo vestito scuro.
S’era avvicinata – E’ da tanto tempo che sono con te – pronunciando pacificamente le parole, entrando in contrasto col la situazione nata male di qualche istante prima, aveva cominciato ad alzare la mano, con intenzione di accarezzarmi il viso, dicendomi – Quanto sono belli i tuoi occhi, sono strani , speciali perché hanno i colori diversi – sembrava che però non sapesse già che ho Eterocromia, gli occhi coi colori diversi, allora avevo rifiutato la sua carezza, scacciandole via la sua mano – Non mi toccare, se eri sempre stata con me, dovevi già conoscerne come sono fatti i miei occhi -.
Successivamente avevano cominciato a dialogare, credo tranquillamente, però non ricordo più che cosa stavamo dicendo.
Alla fine la ragazza era andata via svanendo, io mi ero voltato, per dirigere verso la mia stanza, però non era la mia, era diversa, mi trovavo in un’altra casa, in uno palazzo molto alto.
Avevo subito iniziato a tentare di alzare le tapparelle che ostruivano le luci del sole di passare, una volta che le avevo alzate, la casa si era fatta così luminosa, con un cielo splendente dal sole.
Quindi suppongo che alla fine io abbia trovato pace con questa inquietante entità…
Con sollievo, il sogno era finito bene…”
26 Novembre 2016
55° Sogno
(If you want to read it in different language, please press here, or/and go to above to right of the page and click the points ones ( … ) and select the language as you wish, sorry for the disturbing and thank you very much)
Foglia di Tengu 