Fear of living

In lingua italiana ↡

Fear of living

Life is terrible.

Because the imagination is scary.

Thus, imagining oneself, projecting oneself and manifesting oneself, take command over the mind, dominate life.

I think it depends a lot on how we train our mind, or unwittingly, we get used to a certain way of thinking or reacting, which very often and many of us have a tendency to think in a negative way, which certainly has never favored our own moods.

Thoughts are extremely powerful means, as much as they are dangerous, because they are capable of embellishing, modifying, creating, magnifying up to the improbable, until they define your identity and your personality which you will replace the native and natural ones.

Throughout my entire childhood I lived immersed in anxiety, worry and pessimism, due to the particular characteristics that have profoundly influenced my life, such as my deafness, such as living in a completely disabled family.

Unfortunately, this affected my mind very badly, I was always living in terror, believing that my life had only bad times in store.

However, few of these had really happened, this is because in advance I projected images and emotions into my mind things that I feared would happen and I ended up engulfing myself in these negative emotional bubbles.

Very often those negative fantasies of mine had dissolved into emptiness when I lived in the present in those moments that I feared, but emotions are already raging, long before the fateful day.

So much worry and anxiety, for nothing, just useless and unfounded.

I was tired of those self-harming emotions, I was tired of wrapping my neck with my hands and then suffocating, by myself.

So, I started simply not thinking about it anymore, or at least thinking about it as little as possible, or rather thinking beautifully and plaesantly, I tried to retrain my mind to react differently, in a healthier way, to make my life more peaceful and serene.

Gradually I managed to find solutions, find the means of turning conflicts into everything I want about my life.

Now, before the fateful moments or days, I already considered them beautiful and exciting moments, from which I can learn and grow, always smiling with myself and that if in the case of complications, or problems, or unpleasant episodes, we try to resolve them on the spot, and not early or too early.

However, a question had started to tease my mind:

Could everything I went through in my childhood be avoidable?

Why do I like many other people see or have seen so badly about life?

How did these pessimistic thoughts arise?

I asked myself, why don’t schools, or the system of human society, teach people, or rather, children, a form of education to teach them to manage their thoughts and emotions?

This would obviously offer people the ability to use themselves and their native and infinite potential, in order to be comfortable with themselves and serene with the shared life of human beings, so why not? I think I know various answers, and various reasons that led the company to assiduously reject this idea, however, I am curious to know your thoughts and opinions.

Now I am asking you: Except some people who have managed to awaken themselves through their determination and courage to change their thoughts and emotions to their liking to improve their lives and that of others, because society does not teach and do not seek to fully value people with themselves? I am referring mainly to the majority of people, those unwilling, or in any case unable to have certain opportunities in their hands that allow them to suffer some shock in their conscience and to obtain certain doubts that would lead them to wake up and begin to fully use themselves and the their power of life?

Certainly this is a very, very, complex and profound topic, I have not yet fully expressed myself, but getting some small, tiny, information and more details from you, travelers, could lead to a better completion of the large puzzle.

Thank you, kind wayfarers

– My old thoughts –

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Paura di vivere

La vita è terribile.

Perché l’immaginazione fa paura.

Così l’immaginarsi, il proiettarsi e il manifestarsi prendono il comando sulla mente, dominano la vita.

Penso che dipenda molto da come addestriamo la nostra mente, o senza volerlo, ci abituiamo a uno certo modo di pensare o reagire, che molto spesso e molti di noi abbiamo la tendenza di ragionare in modo negativo, che certamente non ha mai favorito i nostri stati d’animo.

I pensieri sono mezzi estremamente potenti, quanto pericolosi, perché capaci di abbellire, modificare, creare, ingigantire fino al inverosimile, fino a definirti la tua identità e la tua personalità i quali andrai a sostituire quelli nativi e naturali.

Io per tutta l’intera infanzia ho vissuto immerso nell’ansia, nella preoccupazione e nel pessimismo, complice le particolari caratteristiche che hanno profondamente influenzato la mia vita, come la mia sordità, come convivere in una famiglia completamente disabile.

Sfortunatamente, ciò ha influito molto negativamente la mia mente, vivevo sempre nel terrore, credendo che la mia vita mi riservava soltanto brutti momenti.

Che però pochi di questi erano davvero accaduti, questo perché anticipatamente proiettavo immagini ed emozioni nella mia mente cose che temevo che accadessero e finivo di inglobarmi in queste negative bolle emotive.

Molto spesso quelle mie negative fantasie s’erano dissolti nel vuoto quando vivevo in presente in quei momenti che temevo, ma le emozioni già imperversano, molto tempo prima dal giorno fatidico.

Tanta preoccupazione e ansia, per niente, semplicemente inutili e infondati.

Ero stufo di quelle emozioni autolesioniste, ero stanco di avvolgermi il collo con le mie mani per poi soffocarmi, da solo.

Allora, ho iniziato semplicemente a non pensarci più, o almeno pensarci il meno possibile, o meglio pensare in modo bello e piacevole, ho tentato di riaddestrare la mia mente di reagire in modo diverso, in modo più salutare, per rendere la mia vita più pacifica e serena.

Pian piano ci sono riuscito a trovare soluzioni, trovare il mezzo di tramutare i conflitti in ogni cosa che desidero sulla mia vita.

Ora, prima dei momenti o giorni fatidici, li consideravo già momenti divertenti ed eccitanti, dai quali posso imparare e crescere, sempre col sorriso con me stesso e che se nel caso di complicazioni, o di problemi, o di spiacevoli episodi, ci si prova a risolverli sul momento, e non anticipatamente o troppo preventivamente. 

Però, una domanda aveva iniziato a punzecchiarmi la mente:

Tutto ciò che ho subito durante la mia infanzia poteva essere evitabile?

Perché io come molte altre persone vediamo o avevamo visto in uno modo così brutto nei confronti della vita?

Come sono nati questi pensieri pessimistici? 

Mi ero chiesto, perché le scuole, o il sistema della società umana, non insegni alle persone, o meglio, ai bambini, una forma di educazione per insegnarli a gestire i propri pensieri e le proprie emozioni? 

Ciò evidentemente offrirebbe alle persone la capacità di usare loro stessi e le loro native ed infinita potenzialità, per poter stare bene con sé stessi e sereni con la vita condivisa degli esseri umani, quindi, perché no? Io credo di conoscere vari risposte, e vari motivazioni che hanno portato alla società di rifiutare assiduamente questa idea, però, io sono curioso di conoscere i vostri pensieri e le vostre opinioni.

Ora ve lo sto chiedendo: Tranne alcune persone che sono riusciti a risvegliare loro stessi attraverso la loro determinazione e coraggio di tramutare a loro piacere i pensieri e le emozioni per migliorare le loro vita e quella degli altri, perché la società non insegna e non cerca di valorizzare appieno le persone con loro stessi? Mi riferisco principalmente alla maggioranza delle persone, quelle poco propense, o comunque impossibilitati di avere tra le mani certe occasioni che li permettono a subire qualche scossa nella coscienza e di ottenere certi dubbi che li porterebbero a risvegliarsi ed iniziare ad usare pienamente loro stessi e il loro potere di vita? 

Certamente si tratta di uno argomento molto, molto, complesso e profondo, ancora non mi sono espresso del tutto, però ottenendo da voi, viaggiatori qualche piccola, minuscola, informazione e dettaglio in più, potrebbe portare a completarsi meglio l’ampio puzzle.

Grazie, gentili viandanti

– I miei vecchi pensieri – 

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