In lingua italiana ↡
That child… is it me? – 11 December 2016 – Second dream
“After that strange and agitated dream, which had made me open my eyes wide in the darkest night, but bewildered and tired, I had soon closed my eyes, to try to fall asleep again.
Without a moment of pause or waiting, I was eaten, without warning, by another dream.
This time I was out of town, in an unknown place, I didn’t even have a shred of guess where or in what area I could be, I was simply in the middle of an expanse of earth and stones, around me there was a dense forest, I don’t remember well more details, perhaps complicit in fatigue and a messy mind.
Looking around, especially upwards, I was surprised to notice that there were countless debris of the rocks, trunks, branches, leaves, every form of life in nature, which were floating in the void, in the wide gray sky.
I scrutinized that particular moment carefully, it was very unusual to see them move slowly, slowly, scattered in the sky, but to the impression, it seemed that they were going down delicately.
The environment was very strange, it was all tinged with swamp green, the sky seemed to have been dominated by extremely flat and deeply stretched clouds, leaving no trace of a ray of sunshine, the lighting was very similar to that of the eclipse of the sun with the moon.
After momentarily taking my gaze away with my face turned upwards, from the distance I had unexpectedly noticed a woman coming out of the immense forest, after having tried to better discern – Mother? – Communicating between me and me with sign language, that lady was actually my mother, she was walking peacefully taking the hand of a child, to guide him out of the forest.
The strong emotions had captured me, making me stunned – But that child… is it me? – in the blink of an eye, without even making me think, all those debris that were scattered in the sky, began to shake, they were gathering in a single point, as if attracted by something, little by little the movements had become coordinated, little by little their march had returned soft and slow, until the shape was completed, clearly depicting a vortex, a spiral.
My mother and me as a child continued to keep their hands steady, with almost expressionless faces, as if it were a daily thing for them, but their feet began to get in motion, starting to walk around, precisely around the spiral, with their shoulders next to this vortex incessantly dancing clockwise.
It was a very strange moment, it resembled a particular ritual, their walking peacefully, the whirlwind dancing, had inexplicably clouded my mind, my vision began to tremble, until I no longer saw anything, only black.
Until, after believing I had finished dreaming, I had opened my eyes, in front of me I could see the waves, the sea, the clear blue sky, there were many children, little boys, who were playing in the water.
One of them had thrown a ball, mistakenly towards me, I remember that I wanted to take it to give it back to that group of young people, but at the thought of doing it, I realized that my whole family was next to me, who seemed to be relaxed and enjoy the summer atmosphere.
I was now aware that it was a dream, but one strange dream after another had made me deeply confused, but I was certain of only one thing – I feel that I am entering the depths of my soul… But who knows for what purpose? –
In the distance, in the middle of the sea, the same vortex I had seen previously appeared out of nowhere, it was yielding towards the watery surface, aggressively hitting it, on impact a wave of thin drops was expanding rapidly, up to overwhelm every person they seemed not caring about the situation, and ultimately me, making me blind to my sight.
The dream had instantly perceived my thoughts, interrupting as its usual, rending the images in complete darkness, I had been violently sucked away.”
11 December 2016
69th Dream
– – – – – – – – – – – – – – – – – – – – –
I would like to know your interpretations, your thoughts, your opinions, because I am sure that I have omitted or ignored something profound, which perhaps you know.
So please, if you wish, write it to me in the comments or by email.
Thank you, kind wayfarer
Quel bambino… sono io? – 11 Dicembre 2016 – Secondo sogno
“Dopo quel strano ed agitato sogno, che mi aveva fatto spalancare gli occhi nella notte più oscura, ma disorientato e stanco, avevo presto chiuso gli occhi, per cercare di riaddormentarmi di nuovo.
Senza uno momento di pausa o di attesa, ero stato mangiato, senza preavviso, da un’altro sogno.
Stavolta ero fuori città, in uno luogo sconosciuto, non avevo nemmeno uno briciolo di supposizione dove o in quale zona potevo trovarmi, ero semplicemente nel mezzo di una distesa di terra e di sassi, attorno a me c’era una fitta foresta, non ricordo bene ulteriori dettagli, forse complice della stanchezza e della mente scompigliata.
A guardare intorno, specialmente verso alto, con sorpresa notavo che c’erano innumerevoli detriti delle rocce, dei tronchi, dei rami, delle foglie, ogni forma di vita della natura, che stavano fluttuando nel vuoto, nell’ampio cielo grigio.
Scrutavo con attenzione quel particolare momento, era decisamente insolito vederli muovere lentamente, con adagio, dispersi nel cielo, ma ad impressione, sembrava che stessero scendendo delicatamente verso basso.
L’ambiente era molto strano, era tutto tinto di verde palude, il cielo sembrava essersi dominato dalle nuvole estremamente piatte e stirate a fondo, senza lasciar alcun traccia di uno raggio di sole, l’illuminazione somigliava molto a quella della eclissi del sole con la luna.
Dopo aver momentaneamente staccato lo sguardo col volto rivolto verso alto, dalla distanza avevo notato inaspettatamente uscire una donna dalla immensa foresta, dopo aver provato a discernere meglio – Mamma? – comunicando tra me e me con la lingua dei segni, quella signora era effettivamente mia madre, stava camminando pacificamente prendendo la mano di uno bambino, per guidarlo fuori dalla selva.
La forte emozioni mi aveva catturato, facendomi rimanere allibito – Ma quel bambino… sono io? – in un batter d’occhio, senza nemmeno farmi riflettere, tutti quei detriti che erano dispersi nel cielo, iniziavano a scuotersi, si stavano radunando in uno unico punto, come se fossero attratti da qualcosa, poco a poco i movimenti erano diventati coordinati, poco a poco la loro marcia era ritornata tenera e lenta, fino a completare la forma, raffigurando chiaramente uno vortice, una spirale.
Mia madre e il me da bambino, continuavano a tenersi saldi le mani, con volti quasi inespressivi, come se fosse una cosa quotidiana per loro, i loro piedi però iniziavano ad entrare in moto, incominciando a ricamminare, precisamente attorno il spirale, con le spalle accanto a questo vortice che danzava incessantemente a senso orario.
Era uno momento molto strano, assomigliava a uno particolare rituale, il loro passeggiare serenamente, il vortice che ballava, mi avevano inspiegabilmente reso offuscato la mente, la mia vista iniziava a tremarsi, fino a non vedere più nulla, solo nero.
Finche, dopo aver creduto di aver finito di sognare, avevo aperto gli occhi, davanti a me scorgevo le onde, del mare, il sereno cielo blu, c’erano tanti bambini, ragazzini, che stavano giocando in acqua.
Uno di loro aveva lanciato una palla, erroneamente verso di me, ricordo che volevo prenderlo per ridarlo a quel gruppo di giovani, ma al pensiero di farlo, mi ero accorto che di fianco a me c’era tutta mia famiglia, che sembravano essere rilassati e godere l’atmosfera estiva.
Ero ormai cosciente che si trattava di uno sogno, ma uno strano sogno dopo l’altro, mi aveva reso profondamente confuso, ma ero certo di una sola cosa – Sento che sto addentrando nelle profondità della mia anima… Ma chissà a quale scopo? -.
In lontananza, in mezzo al mare, dal nulla era apparso il stesso vortice che avevo visto precedentemente, stava cedendo verso la superficie acquosa, investendolo aggressivamente, all’impatto una onda di sottili gocce si stava espandendo velocemente, fino ad travolgere ogni persona che sembravano non curarsi della situazione, ed infine me, rendendo cieco alla mia vista.
Il sogno aveva istantaneamente percepito i miei pensieri, interrompendo come il suo solito, squarciando le immagini in una completa oscurità, io ero stato violentemente risucchiato via.”
11 Dicembre 2016
69° Sogno
– – – – – – – – – – – – – – – – – – – – –
Mi piacerebbe conoscere le tue interpretazioni, i tuoi pensieri, i tuoi opnioni, perché io sono sicuro che ho omesso o ignorato qualcosa di profondo, cosa che forse tu lo sai.
Quindi, per favore, se lo desideri, scrivemelo nei commenti oppure tramite email.
Grazie, gentile viandante
Foglia di Tengu 