In lingua italiana ↡
Exploring “my” home – 20 December 2016 – Third dream
“The first part of that dream, I think I have never dreamed of such a beautiful and big house, which is mine and my family.
The dream had already begun with me exploring the new house, it was all shining, I was happy and enthusiastic, I entered several rooms before leaving quickly because I was driven by the desire to discover the whole house as soon as possible.
The rooms I had seen were all very large, with high attics, thanks to the large windows that offered enviable lighting, the walls and attic were entirely designed with elegant shapes, as in the old days, from the 1700s or 1800s.
Even my parents’ so-called bedroom was too large, even regal, which gave me a sense of restlessness despite the beauty being the best.
After a few moments I had entered one of the many still unexplored rooms, this time it looked like the hall of the palace, already decorated with scattered sofas and chairs, I had even found my father who was sitting on a beautiful sofa, with a book held by his hands, serenely, while reading, I had approached him and said – I am surprised, this house is magnificent, but it is too big and wide -, my father had nodded, responding with a smile, before returning his gaze to his reading.
Later I had moved to another room, but it was the ugliest, older and shabby, with old and ruined furniture, it looked a lot like my maternal grandmother’s house, and in fact, I instantly realized that was the very old and little loved grandmother’s house, I recognized it immediately after walking down that short corridor on the ground floor, which was the same throughout.
Suddenly, the light had come down, the electric current had gone out, I had pulled out my mobile phone to be able to turn on the flashlight, but it had very little light, I had slowly moved to avoid hitting something in the dark, continuing like this, until to reach the entrance door, to find the small table where there are the electric currents, my father had popped up trying to restart the current, but he could not, then I had asked him to let me try it and immediately afterwards I had resolved it, the light had returned to illuminate that sad corridor, my father had complimented me for having cleverly solved the problem.
After which, somehow, I had returned to the new house again, I realized that I was on the first floor and not on the ground floor, because I was in yet another open corridor, without a roof, as if it were a sort of terrace but used as a passage to reach another side of the building or another room over there.
While I was walking along it, I realized that at the edge of the terrace another large room could be seen, another room, with large and large windows, looked like a sort of tea room or greenhouse, from which powerful rays of sun that beautifully illuminated that room.
And finally I came out of the house, to observe it as it was from the outside, and it was strange, it was not a typical building of the country where I was born, it was more Nordic, perhaps Danish, it was all painted yellow, the tips of the roofs were very high and pointed, typical of those northern areas.
Downstairs was a shop, next to it there was a sort of garage for people who worked somewhere, and in front of the house there was a large parking lot, crowded, full of people and cars, in at that moment I was a little upset that we lived in a nice big house, but in the middle of that place? It wasn’t exactly the best.”
20 December 2016
74th Dream
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I would like to know your interpretations, your thoughts, your opinions, because I am sure that I have omitted or ignored something profound, which perhaps you know.
So please, if you wish, write it to me in the comments or by email.
Thank you, kind wayfarer
Esplorando la “mia” casa – 20 Dicembre 2016 – Terzo sogno
“La prima parte del sogno, credo di non aver mai sognato una casa così bella e grande, che sia mia e di mia famiglia.
Il sogno era già iniziato con me che esploravo la nuova casa, era tutto splendente, ero felice ed entusiasta, entravo in diverse stanze prima di uscire velocemente perché spinto dalla voglia di scoprire il più presto possibile tutta la dimora.
Le stanze che avevo visto erano tutte molto larghe, con soffitte alte, grazie alle ampie finestre che offrivano una illuminazione invidiabile, le pareti e le soffitta erano interamente disegnate con eleganti forme, come ai vecchi tempi, del 1700 oppure del 1800.
Persino la cosiddetta camera dei miei genitori era troppo larga, addirittura regale, che mi dava uno senso di inquietudine nonostante la bellezza sia il massimo.
Dopo qualche momento ero entrato in una delle tante stanze ancora inesplorate, stavolta sembrava la sala del palazzo, già decorata dai divani e sedie lasciate sparse, avevo persino trovato mio padre che era seduto su uno bellissimo divano, con uno libro retto dalle sue mani, serenamente, leggendo, io mi ero avvicinato e gli avevo detto – Sono sorpreso, questa casa è magnifica, ma è troppo grande e larga -, mio padre aveva annuito, rispondendo col sorriso, prima di ritornare il suo sguardo sulla sua lettura.
Più tardi mi ero spostato in un’altra stanza, ma era la più brutta, più vecchia e trasandata, coi mobili vecchi e rovinati, somigliava tantissimo alla casa di mia nonna materna, e infatti, istantaneamente mi ero accorto che che proprio la vecchia e poco amata casa della nonna, l’avevo riconosciuta subito dopo aver percorso quel breve corridoio al piano terra, che era uguale tutto per tutto.
Improvvisamente, era venuta giù la luce, era saltata la corrente elettrica, io avevo tirato fuori il mio cellulare per poter accendere la torcia, ma illuminava davvero poco, mi ero lentamente spostato per evitare di andare contro a qualcosa nel buio, continuando così, fino a raggiungere alla porta dell’ingresso, per trovare la piccola tabella dove si azionano le correnti elettriche, era spuntato mio padre che cercava di riavviare la corrente, ma non ci riusciva, allora avevo chiesto che ci provavo io e subito dopo c’è l’avevo fatta, la luce era ritornata ad illuminare quel triste corridoio, mio padre mi aveva complimentato di aver abilmente risolto il problema.
Dopo di che, in qualche modo, ero ritornato di nuovo alla casa nuova, mi ero accorto che mi stavo trovando al primo piano e non al piano terra, perché mi trovavo in uno ennesimo corridoio all’aperto, senza tetto, come se fosse una sorta di terrazza ma usata come passaggio per raggiungere altra sponda della costruzione oppure un’altra stanza laggiù.
Mentre lo stavo percorrendo, mi ero accorto che ai bordi della terrazza si scorgeva un’altra larga stanza, un’altra sala, con ampie e larghe vetrate, sembrava una sorta di sala da te o serra, da cui si penetravano dei potenti raggi di sole che illuminavano meravigliosamente quella sala.
Ed infine ero uscito da casa, per osservarla com’era da fuori, ed era strana, non era una costruzione tipica del paese dove sono nato io, era più nordico, forse Danese, era tutto dipinto di color giallo, le punte dei tetti erano molto alte ed appuntite, tipiche di quelle zone nordiche.
Al piano di sotto c’era uno negozio, al suo fianco c’era una sorta di garage per le persone che lavoravano da qualche parte, e davanti la casa c’era uno ampio parcheggio, affollato, pieno di gente e di macchine, in quel momento ero un pò turbato del fatto che vivevamo in una bella e grande casa, ma in mezzo a quel posto? Non era proprio il massimo.”
20 Dicembre 2016
74° Sogno
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Mi piacerebbe conoscere le tue interpretazioni, i tuoi pensieri, i tuoi opnioni, perché io sono sicuro che ho omesso o ignorato qualcosa di profondo, cosa che forse tu lo sai.
Quindi, per favore, se lo desideri, scrivemelo nei commenti oppure tramite email.
Grazie, gentile viandante
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